“Navigare sul web”: da dove nasce questo termine?
Abbiamo usato tutti, almeno una volta, l’espressione “navigare sul web” in riferimento alla nostra esperienza su Internet. Meno probabile è che tutti sappiano da dove questa espressione derivi ormai parte del nostro vocabolario comune.
Navigare in rete è la traduzione di Surf the Internet, un’espressione utilizzata per la prima volta da Jean Armor Polly nel 1992. Jean Armour Polly è una bibliotecaria e autrice di diversi libri in merito alla sicurezza del web. Polly è stata tra i primissimi utenti di internet ed era in grado di destreggiarsi con facilità nel mondo online. I suoi articoli, ancora disponibili online, fornivano indicazioni valide su come comportarsi su Internet.
Proprio a questo proposito nasce la bizzarra espressione nel giugno del 1992. Un giorno, infatti, Polly doveva trovare un nome ad un suo articolo in merito all’utilizzo di internet. Doveva essere un titolo accattivante, che attirasse l’attenzione del lettore: “Volevo qualcosa che esprimesse il divertimento che avevo avuto su Internet, oltre a sottolineare l’abilità e, sì, la resistenza necessaria per usarlo bene”.
Secondo la sua descrizione, Internet era (ma è ancora) un insieme di “casualità, caos e persino pericolo”. La ricerca di una metafora che potesse cogliere le diverse sfaccettature del web terminò quando Polly vide l’immagine di un surfista sul tappetino del suo mouse con scritto “Information surfer”.
È bastato poco perché Jean Armor Polly collegasse l’immagine sul tappetino all’immagine che aveva nella sua mente per formare la celebre espressione “surf the internet”.
Grazie a questo titolo, sicuramente originario, l’articolo di Polly ottenne un notevole successo. Nelle prime 14 ore della sua pubblicazione, l’articolo venne scaricato ben 500 volte. Potrebbe sembrare un numero irrisorio adesso, ma nel 1992 era un grande risultato.
La sua metafora, che in italiano è stata trasformata in Navigare sul web, è tutt’ora utilizzata per riferirsi all’esperienza di ogni utente nella “rete”.